Bambù: una pianta dalle mille risorse

Con ogni probabilità, nessuna risorsa naturale come il bambù conosce tanti usi molto diversi tra loro: cordame, tubi per l’acqua, carta, tessuti, canne da pesca e persino l’utilizzo dei germogli in cucina. L’Asia orientale, e in primis la Cina, è la patria di questa pianta sorprendente; solo i cinesi infatti hanno l’esperienza millenaria che li ha resi in grado di aggiungere un altro uso al suo già ampio ventaglio di utilizzi: è ormai da venticinque anni che il parquet in bambù è diventato una realtà.

Il bambù si caratterizza in special modo per la flessibilità e al contempo per la durezza che lo rende un materiale molto indicato per pavimentare locali di qualunque genere. Tra 1250 specie diverse, solo un certo tipo di bambù legnoso è adatto a essere trasformato in parquet: è una pianta la cui altezza raggiunge i 20 metri con un diametro notevole, intorno ai 25 cm. Oltre alla bellezza, il bambù vanta anche una grossa resistenza agli urti e, a seconda della finitura superficiale applicata, non assorbe macchie o liquidi se non dopo lungo tempo. Ciò lo rende un pavimento pratico, facile da pulire e di scarsa manutenzione. Oltre a ciò, è tra le essenze che meno patiscono gli ambienti umidi: in caso di allagamento, il bambù non si imbarca in modo definitivo, ma tende lentamente a riprendere la sua forma originaria fino a non lasciare più traccia dell’accaduto.

Ma cosa si intende quando si sente dire che il bambù è una pianta “ecosostenibile”? In due parole, significa che conosce un ciclo di crescita rapido e spontaneo e non è oggetto di coltivazione né di sfruttamento intensivo, in quanto cresce in modo autonomo, costante e soprattutto abbondante: ogni anno la massa di bambù cresce di un 10-30% contro il 2-5% degli alberi; questo lo rende una materia prima ampiamente disponibile e benefica per l’ecosistema forestale, in quanto assorbe molta più anidride carbonica di una foresta di legno di pari dimensioni rilascia il 35% in più di ossigeno.

Bambù nella cosmesi

Una caratteristica essenziale del bambù, che ritroviamo in tutte le sue svariate applicazioni come abbiamo già detto sopra, è la resistenza. E la resistenza è anche una qualità che ognuno di noi ricerca per la propria pelle e il proprio corpo. L’estratto di bambù, in quanto ricco di silicio, è utile in tal senso per il nostro organismo, per l’apparato scheletrico e per la nostra cute. Aiuta infatti i muscoli e il tessuto cutaneo a rimanere non solo elastici, ma anche ben idratati. Oltre al silicio, nei prodotti di cosmesi naturale di bambù, troviamo anche calcio, fosforo, potassio e ferro. Abbinati ad un trattamento di benessere o di bellezza, i principi attivi estratti dal bambù possono contribuire, tra le altre cose, a regolare la pressione arteriosa, diventando così fondamentali per creme anticellulite e drenanti. La cosmesi naturale in bambù comprende anche il make-up, che, grazie alle caratteristiche speciali di questa erba, permette di nutrire al meglio la cute del viso.

Bambù e food

Il bambù è anche un vero e proprio toccasana per la salute, in quanto antitumorale, antibatterico, antivirale e antiossidante. A livello nutrizionale il germoglio è ricco di proteine, carboidrati, amminoacidi, minerali, fibre, potassio, calcio, zinco e vitamine (A, B6, E). I germogli di bambù sono degli ingredienti molto conosciuti e utilizzati nella tradizione gastronomica orientale. Questi germogli commestibili della pianta di bambù sono diffusi prevalentemente nei Paesi dell’Asia orientale, come Cine, Taiwan e Giappone. Grazie al profilo nutrizionale, i germogli sono alimenti utili anche per chi sa seguendo un regimo ipocalorico e a basso contenuto di grassi. Salvo particolari eccezioni, possono essere consumati anche da chi soffre di celiachia e sono ottimi per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.

Per evitare effetti potenzialmente rischiosi per la salute, è importante sottoporre i germogli a cottura per almeno 30-40 minuti. Una volta bolliti, sono ingredienti che si prestano in modo molto versatile a varie preparazioni culinarie. Nelle cucine asiatiche i germogli vengono solitamente consumati in zuppe o insalate oppure saltati in padella con altri ingredienti. Ma oltre ai piatti tipici della gastronomia asiatica, sono adatti ad abbinamenti originali con gli ingredienti a noi più noti. I germogli della canna di bambù già precotti possono essere combinati con i germogli di soia e scottati nella work per essere conditi con la salsa di soia.

La coltivazione

Il bambù può rivelarsi una pianta alquanto difficile da coltivare, soprattutto se si vive in zone non caratteristiche dal tipico clima tropicale. Tuttavia qualche anno fa nella Regione Puglia, nei pressi di Ruvo di Puglia, un imprenditore ha coltivato qualche bambù gigante e ha avuto risultati sorprendenti. Ma non è l’unico. L’azienda Alma Bamboo, leader nel settore della green-economy, ha ideato un progetto che unisce redditività ed eco-sostenibilità: attraverso la gestione impianti di bambù gigante a scopo commerciale e industriale in tutta Europa. Inoltre, legato al mondo del food, ha ideato la linea Bambu Bio che potete trovare e acquistare sul nostro sito.

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