Coltivazione della vite e uva settembrina

Coltivazione della vite e uva settembrina

Esistono migliaia di vitigni diversi per cui se ne può trovare sempre uno che si adatta alle peggiori condizioni climatiche: storicamente la vigna è stata coltivata pressoché ovunque, dai confini del Ciad alle rive del Baltico.

Certo non si può pensare che in condizioni avverse i vigneti possano produrre una quantità tale di uva da diventare redditizi. Non si può non notare che in Francia, ad esempio, mentre il sole splende in Provenza, ed è molto meno cal­do nella Champagne, è talvolta del tutto assente in quella parte della Bretagna che produce il muscadet e il gros plant. In que­sta regione si cerca tanto poco il caldo che le migliori vigne sono esposte a nord. Il vantaggio delle vigne del sud rispetto a quelle del nord è di carattere esclusivamen­te pratico: vi si temono meno le brinate e quelle piogge settembrine che guastano il vino facendo marcire l’uva.

Il sole gioca sicuramente un ruolo importante nella coltivazione della vite: una posizione soleggiata infatti aumenta il grado zuccherino dei grappoli d’uva.Per quanto riguarda le temperatura migliori per la coltivazione della vite europea, indicativamente per il germogliamento occorrono da 8 a 12 °C; durante la fioritura da 17 a 22 °C (abbassamenti importanti di temperature in questa fase possono causare danni alla pianta e la perdita del raccolto); fino all’invaiatura da 22 a 25 °C; dall’invaiatura alla maturazione e alla vendemmia da 18 a 23 °C.

L’uva è il piccolo frutto della pianta Vitis Vinifera, rotondo o ovale che dispone di una polpa semi-trasparente racchiusa da una pelle liscia. Pochi frutti hanno ottenuto la stessa attenzione nella letteratura scientifica come l’uva. Ricca di vitamine A, C, B6 e folati, oltre a minerali essenziali come potassio, calcio, ferro, fosforo, magnesio e selenio, questo frutto ha la capacità di trattare la costipazione, l’indigestione, l’affaticamento, l’ipertensione e la degenerazione maculare.

Un etto di uva fornisce 61 Kcal e la sua polpa è ricca di vitamine B1, B6, B2, A e C, di sali minerali, rame, ferro, magnesio, zinco, potassio e sodio, di acidi organici, malico, tartarico e citrico. Nella buccia dell’acino dell’uva rossa si concentrano numerosi polifenoli, soprattutto il resveratrolo, che riducono il consumo energetico, l’accumulo di grassi nel fegato, gli zuccheri nel sangue e anche la pressione arteriosa. L’elevata presenza di antiossidanti, vitamine e minerali, conferiscono all’uva proprietà benefiche per la salute. L’alto contenuto di polifenoli nell’uva può anche ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diminuire la pressione sanguigna tramite meccanismi anti-infiammatori. Anche le fibre e il potassio supportano la salute del cuore: l’aumento dell’assunzione di potassio e la diminuzione del consumo di sodio è il cambiamento alimentare più importante che una persona può fare per ridurre il rischio di sviluppare le malattie cardiovascolari. Inoltre l’assunzione di potassio è associata anche alla riduzione del rischio di ictus, protegge dalla perdita di massa muscolare, conserva la densità minerale ossea e riduce la formazione dei calcoli renali.

Dal momento che la vigna prospera in qual­siasi terreno e fruttifica sotto tutti i climi, ci si potrebbe chiedere quale sia il segreto della qualità del vino. La realtà è che la qualità è data esclusivamente dal lavoro del vignaio­lo, sia quando coltiva la vigna, con pazienza, spirito di osservazione, gusto sia quando si passa alla vinificazione.

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