Il 20 maggio è il World Bee Day, la giornata mondiale delle api, si celebrano pertanto questi adorabili insetti e il loro instancabile lavoro da dui dipendono, almeno in parte, tre quarti, delle coltivazioni agricole mondiali.
La data scelta, il 20 maggio, coincide con la data di nascita di Anton Janša che nel XVIII secolo fu un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale, la Slovenia, il paese che ha proposto questa giornata. La giornata precede di due giorni quella dedicata alla biodiversità e questo ci ricorda l’importante ruolo di questi piccoli insetti che sono dei veri e propri “custodi dell’ambiente”: raccogliendo nettare di fiore in fiore le api ne trasportano anche il polline, attaccato alla peluria che ricopre il loro corpo. In questo modo trasmettono i preziosi dati genetici contenuti nel polline, consentendo inconsapevolmente la conservazione della biodiversità di cui la nostra terra è tanto ricca. Una diminuzione delle api può quindi rappresentare una importante minaccia per gli ecosistemi naturali in cui esse vivono. Senza l’attività di impollinazione è a rischio la sopravvivenza stessa di molte specie sulla Terra, compreso l’uomo.
Secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), delle 100 specie di colture che forniscono il 90 % di prodotti alimentari in tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api. Inoltre, esse contribuiscono direttamente alla ricchezza e al benessere dell’uomo grazie alla produzione di miele e di altri prodotti quali, ad esempio, il polline, la cera, la propoli e la pappa reale. Negli ultimi 10-15 anni gli apicoltori hanno riferito un impoverimento del numero di api e la perdita di colonie, tanto in Europa quanto in altre zone del mondo.
Le api recano tuttavia importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della biodiversità. Ecco 8 motivi per cui amare questi piccoli insetti.
- Sono importanti alleate delle piante. Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale. La scomparsa delle api significherebbe, dunque, che molte specie di piante sparirebbero dalla faccia della terra.
- Sono paladine della biodiversità. Attraverso l’impollinazione le api garantiscono la presenza di specie vegetali diverse tra loro, un elemento fondamentale per la salute della natura.
- Sono delle sentinelle dell’inquinamento. Le arnie possono essere utilizzate come laboratori per monitorare l’inquinamento, attraverso la misurazione della presenza di piombo, nichel, cadmio e cromo nei campioni di miele prodotti.
- Rendono più bello il mondo. L’attività di impollinazione delle api contribuisce a far crescere i fiori che abbelliscono campi, giardini, balconi e a formare habitat accoglienti per molti altri animali, tra cui altri insetti e uccelli.
- Forniscono molto più che miele. Quando si parla di prodotti delle api si pensa sempre, oltre al miele, al propoli, al polline, alla pappa reale e alla cera. Ma si stima che il 76% del cibo che mangiamo è il frutto del loro lavoro di impollinazione: le api, infatti, trasportando il polline di fiore in fiore, fecondano la pianta e, di conseguenza, permettono la produzione di frutti e semi. Quindi ogni volta che mangiamo una fragola, una patata, una mela dovremmo ringraziare le api.
- Fanno bene alla nostra salute. I prodotti dell’alveare sono ottimi rimedi naturali per dare sollievo a molti disturbi che comunemente possono presentarsi. Sono ben note infatti le proprietà antibatteriche, antinfiammatorie ed energizzanti di questi prodotti, a cui spesso ricorriamo quando vogliamo combattere un malanno come il raffreddore, alleviare la tosse, dare sollievo alla gola oppure quando semplicemente ci sentiamo un po’ giù di tono e abbiamo bisogno di un po’ di energia in più.
- Sono maestre di agri-cosmesi. Il miele e gli altri prodotti delle api sono degli ingredienti molto utilizzati nella cosmesi per realizzare lozioni, impacchi, unguenti, creme, saponi. Il miele, ad esempio, ha un’azione benefica sulla pelle grazie alle sue proprietà emollienti, protettive e lenitive. La propoli, svolge un’azione sebonormalizzante e purificante particolarmente utile nel caso di pelli impure, dermatiti o forfora. La pappa reale, molto ricca di vitamina B5, viene utilizzata per migliorare il tono cutaneo e i segni dell’invecchiamento, ridare tonicità alla pelle, rinforzare i capelli e le unghie.
- Sono un esempio da cui imparare. L’ape, pur essendo un insetto così piccolo, ha molto da insegnarci. Per cominciare, le api vivono in famiglie e all’interno di una società così ben strutturata da assomigliare molto, se non superare per efficienza, quella umana. Sono un esempio di laboriosità e di lavoro di squadra: per produrre 1 kg di miele, un’ape arriva a compiere quasi 60.000 voli di andata e ritorno dall’alveare, a volare ben 150.000 chilometri (quasi quattro volte il giro della terra) e a posarsi in una sola giornata su 225.000 fiori dai quali raccolgono il polline. Ma tutte le api di un alveare possono fare molto di più. Con la loro danza, poi, le api operaie riescono a comunicare l’esatta ubicazione di una nuova fonte di cibo: non solo il punto in cui andare a prelevare nettare e polline, ma anche quanto cibo è disponibile.
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