Il 2020 è stato decisivo per il mondo del digitale: molte attività infatti hanno dovuto rivolgersi al web per poter lavorare, altre invece, come l’e-commerce, hanno avuto un vero boom. Tra i momenti preferiti dagli italiani, gustarsi un sushi, una pizza o un piatto prelibato in compagnia degli affetti più cari, erano certamente tra i più graditi. Tutte le limitazioni imposte dalle autorità sanitarie al fine di contenere il propagarsi del coronavirus, però, ha reso difficoltoso, se non impossibile, condividere questi momenti nelle tante pizzerie e ristoranti che animano lo Stivale, famoso nel mondo per le prelibatezze culinarie che è in grado di sfornare.
Il delivery: aumenta il ricorso alle piattaforme ad hoc
Gli italiani, però, difficilmente rinunciano alla buona tavola, a quel ristorante in grado di saziare il loro gusto e palato, piuttosto che a quella pizzeria capace di sfornare una pizza croccante e gustosa. E, traslando il famoso adagio “se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”, gli italiani hanno ripiegato, a mani basse, sul delivery, al fine di non poter perdere le antiche e sane abitudini alimentari.
Nel 2020, infatti, il 70% degli italiani ha ordinato piatti pronti, pizze e quant’altro per l’asporto e la consegna a domicilio. Un dato che nelle grandi città, spesso, si può vedere anche ad occhio nudo: dalle code fuori dagli esercizi commerciali sino al considerevole aumento dei rider nelle vie di ogni singolo capoluogo.
Oltre il 30% di questi ordini, infatti, vengono effettuati direttamente tramite le più note piattaforme di consegna a domicilio, che, però, non sono in grado di coprire alcune zone periferiche del nostro paese: la maggior parte del business di queste società, infatti, si concentra nelle grandi città, zone turistiche o importanti centri urbani.
E nei piccoli centri urbani? Non deve stupire, di conseguenza, se la maggior parte degli utenti si accorda direttamente con l’esercente, tramite telefono o WhatsApp, per poi recarsi in loco a ritirare il cibo o farselo recapitare a domicilio non avvalendosi delle summenzionate piattaforme di delivery, che, tuttavia, in questo avvio di 2021 hanno continuato a rafforzare la propria leadership all’interno del settore food e rappresentano il futuro dello stesso. Una cosa è certa: per tutto il 2021 il delivery resterà tra i settori online in crescita.