Sapori d’Italia: specialità della Sardegna

La Sardegna è conosciuta per il suo mare trasparente e cristallino, ma anche la sua cucina merita un posto d’onore tra le delizie della cucina italiana. La cucina sarda infatti mantiene viva antiche tradizioni che sono rimaste “pure”, visto che, essendo un’isola, non hanno avuto modo di confondersi con quelle confinanti. Di certe ricette non si conoscono le proprie origini nei tempi passati, perché tramandate gelosamente da madre a figlia per generazioni e generazioni. Si mangia bene un po’ dappertutto, come in Italia d’altronde. Ma ci sono delle cose che uno, principalmente se viene per la prima volta in Sardegna, dovrebbe proprio assaggiare per aver detto di aver conosciuto la cucina tradizionale sarda.

  1. Pane carasau. Viene chiamato anche carta da musica dovuto alla sua sottigliezza e croccantezza. Veniva preparato nel forno di casa una volta al mese circa.
  2. Porchetto o porcetto. I “continentali” lo conoscono con il nome (sbagliato) di porceddu. Comunque lo si chiami, la sostanza non cambia: è un maialino da latte, dal peso inferiore ai cinque chili o di massimo venti giorni, cotto per diverse ore.
  3. Pecorino sardo. Fate largo a uno dei sapori più tipici e caratteristici di questa terra: il pecorino sardo, sia fresco che stagionato, è inconfondibile.
  4. Sa cassola. Una zuppa di mare tipica soprattutto della zona di Cagliari. Viene preparata unendo pesci di vario tipo con passata di pomodoro e peperoncino.
  5. Sa burrida. Altra zuppa di pesce, tipica della zona settentrionale della Sardegna. Viene preparata con l’aggiunta di pinoli e noci.
  6. Fregola. La fregola è una specialità di pasta tipica del sud Sardegna. La sua particolarità è che più che una pasta, sembra dei granelli di grano. L’abbinamento più comune e gradito è quello con arselle o frutti di mare.
  7. Malloreddus. I malloreddus sono un formato di pasta tipico del Campidano. Oggi anche questo viene prodotto da più pastifici (anche Barilla), ma originano da quelli fatti a mano dalle massaie sarde che, formando dei cordoncini con la pasta, poi utilizzando entrambi i pollici tagliavano piccoli pezzi incurvati con una forma che sta tra gli gnocchi e le orecchiette.
  8. Cordula. Roba per palati forti. Sono intestini di agnello o capretto, riempiti con la carne dello stesso animale e poi cotti alla brace.
  9. Pardulas. Si comincia con i dolci. Le pardulas sono dischi di pasta cotti al forno, preparati con farina, uovo e strutto, e ripieni di pecorino, scorza di limone e zafferano.
  10. Seadas. Il dolce sardo per eccellenza. Questa specialità riceve diversi nomi dipendendo da quale parte della Sardegna la si vada a mangiare. Può essere seada, come sevadas, oppure sebadas e altri simili. Si tratta di una sfoglia di pasta ripiena di formaggio e poi fritta e condita con miele sardo.

Lascia un commento