Sapori d’Italia: specialità dell’Emilia Romagna

Terra di Appennini, di colline amene e della Pianura Padana, ma anche di specialità enogastronomiche tra le più conosciute e apprezzate del Bel Paese, l’Emilia Romagna è una vera e propria mecca per tutti i golosi e gli amanti della buona tavola. Dalle strade che portano verso i vigneti del Lambrusco, vino tipico dell’Emilia che da quelle parti è quasi una religione, fino ai chioschi lungo le coste romagnole in cui si potranno assaggiare squisite piadine. Le bontà tutte da gustare nella regione sono innumerevoli e in grado di accontentare davvero tutti i gusti, tanto varia e completa risulta essere l’offerta proposta tanto in Emilia quanto in Romagna: piadine, ragù, tortellini, mortadella, Parmigiano Reggiano, gnocco fritto, tigelle, cotoletta alla Bolognese…non potendo ancora viaggiare fisicamente nulla ci vieta di farlo con la mente. Che il nostro viaggio gastronomico, ancora una volta, torni in scena!

  1. Tortellini. Tra le ricette simbolo dell’Emilia Romagna ci sono i tortellini, che appartengono alla grande famiglia delle sfoglie ripiene.Tradizionalmente consumati in brodo, sono un primo piatto tipico delle feste natalizie. Il ripieno è generalmente formato da carne macinata, prosciutto e parmigiano ma ognuno li farcisce come più preferisce. Li sentirete chiamare in mille modi diversi, in base alle loro varianti. La variante più diffusa è quella dei cappelletti, leggermente più grandi ma con una forma ed un ripieno simili.
  2. Piadina. Un altro piatto tipico emiliano molto rinomato è la piadina, un disco di pasta non lievitato farcito con salumi, formaggi e ingredienti a piacere. La si può condividere tra amici per uno sfizioso antipasto o mangiarla come piatto unico. Per essere precisi, di piadine ne esistono due tipi: quella romagnola e quella romagnola alla riminese. La prima, diffusa nelle zone di Cesena, Forlì e Ravenna è più spessa e soffice, mentre la seconda è più diffusa nella zona di Rimini ed è sottile e leggermente più grande.
  3. Gnocco fritto. Chiamato anche torta fritta, è un piatto emiliano fatto da un impasto a base di farina, acqua, sale, latte e strutto che viene poi fritto e servito con un abbondante piatto di salumi e formaggi. I più golosi possono gustarlo anche accompagnato al lardo.
  4. Tigella. Soffici focaccine preparate con farina, acqua, lievito di birra e strutto. Il loro nome deriva dai dischi di terracotta (le tirelle appunto) su cui venivano cotti un tempo.
  5. Tagliatelle al ragù. Le tagliatelle sono conosciute in tutto il mondo nel binomio con il ragù alla bolognese, a base di carne e pomodoro, ma sono buonissime in tantissime altre varianti. Provatele ad esempio con le polpettine speziate e sugo piccante o con il ragù all’arancia.
  6. Lasagne al forno. Con i suoi strati di pasta separati da besciamella, ragù alla bolognese e formaggio Parmigiano Reggiano, questa specialità emiliana fa impazzire grandi e bambini in tutta la penisola. Ne esistono numerose varianti: se in Emilia Romagna si usa rigorosamente la pasta all’uovo, nel sud Italia le troviamo spesso con pasta di grano duro.
  7. Cotoletta alla Bolognese. Chiamata anche Petroniana, è uno dei piatti tipici bolognesi più famosi dove la costoletta di vitello viene arricchita con prosciutto crudo e parmigiano.
  8. Stracotto alla Piacentina. Un secondo piatto di carne tipico delle zone di Piacenza. In questa preparazione, la carne, dopo una marinatura con erbe e vino rosso, viene cotta per diverse ore con salsa di pomodoro. Viene poi servito generalmente con la polenta o il purè di patate.
  9. Torta Tenerina. Come suggerisce il suo nome, è un dolce dalla consistenza umida e densa, che si scioglie in bocca. È composta da cioccolato fondente miscelato a burro, zucchero, uova e poca farina. Proprio la poca farina conferisce a questa torta una consistenza simile a un brownie.
  10. Torta Nera. Si presenta come una torta costituita da una base sottile di pasta frolla contenente una farcia nera. Il colore è dovuto alla presenza di cacao dolce e caffè espresso che vengono mescolati insieme a zucchero, tuorli d’uovo e mandorle macinate. In questo modo si forma una crema scura omogenea che viene disposta uniformemente all’interno della fodera di pasta frolla.

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