Oggi vi proproniamo le Seadas, tipico dolce sardo, il cui nome deriva dal nome sebi, per l’aspetto lucido, e da seu, parola del dialetto sardo che significa “sego”, per via della brillantezza che il miele conferisce a questo dolce. Si prepara con un impasto a base di semola, strutto, miele, pecorino sardo dolce, scorza di limone o di arancia ed è una ricetta tipica dell’area tra l’Ogliastra e la Gallura, molto amata dai turisti che, una volta arrivati in Sardegna, non vedono l’ora di assaporare.
Ingredienti
- 90 gr di farina di semola rimacinata di grano duro;
- 280 gr di pecorino fresco acidulo;
- 85 ml di acqua;
- 2 scorze di limone;
- 150 gr di farina tipo 00;
- 60 gr di strutto oppure olio di oliva;
- un pizzico di sale marino;
- miele di arancio q.b.
Preparazione
Mettete in un recipiente le due farine insieme. Aggiungete lo strutto, l’acqua a filo e un pizzico di sale. Lavorate l’impasto con le punte delle mani. Formate un panetto su un piano da lavoro infarinato e coprite con la pellicola. Mettete a riposare in frigorifero per 20 minuti. Aggiungete in una tazza il pecorino dolce, grattugiate sopra la scorza di limone e mescolate. Infarinate ancora la tavola.Togliete il panetto dal frigo e riprendetelo. Stendete la pasta di forma rettangolare con uno spessore né troppo sottile né troppo grosso. A questo punto mettete al centro della sfoglia i tre cucchiai di pecorino già mescolati con la scorza di limone. Prendete la fine della pasta negli angoli e unitela con l’altra estremità, mettendo in risalto i gruzzoletti di formaggio. Quest’operazione è molto importante perché dovete togliere l’aria in eccesso. Con una formina per pasta o dolci premete sulla forma. Staccate dall’impasto e schiacciate, se necessario, i bordi. Mettete le vostre seadas in un piatto con semola. Scaldate in una padella l’olio per friggere e immergete ad una ad una le Seadas. Raccogliete con il cucchiaio, facendo attenzione agli schizzi, l’olio e versatelo sopra nella parte circolare. Dovranno crearsi delle bollicine in superficie. Togliete quando saranno ben dorate. Condite con miele, scorza di limone o arancia.